« Elementi di architettura Giapponese »

4 settembre 2006 @ 13:39

Palazzio in costruzione: il modello è il blocco lungo a 4 del tetris che si infila in un pozzo perfettamente adeguatoL’architettura di Tokyo è basata principalmente sul paradigma del Tetris. Palazzi strettissimi, alti almeno 7 piani sono disposti in modo da occupare tutto lo spazio disponibile.

L’eventualità di uno spazio vuoto non è umanamente considerata, in media fra un palazzo e l’altro non corre mai più di un metro, un metro e mezzo.

Ho avuto modo di capire che i Giapponesi hanno grossi problemi di spazio. In Italia puoi tranquillamente dedicare tutta la vita per pagarti la casa come la vuoi: col giardinetto e tante belle stanzette e naturalmente box doppio per la macchina. In Giappone hanno rinunciato al sogno (probabilmente perchè una vita di lavoro non gli basterebbe) e si adattano a vivere nel minimo spazio disponibile.
Il tokyo metropolitan government Fonti ben informate mi dicono che i Giapponesi non invitano mai gente a casa, si incontrano nei caffè piuttosto. Probabilmente a casa non saprebbero dove metterli.

Lo sfoggio di grandiosità lo riservano ai palazzi pubblici, il Tokyo government building (dovrei chiamarlo municipio?) è un bel palazzone doppio di circa 43 piani. Con anesso palazzino perchè comunque solo li non ci stavano.

Nei grandiosi complessi commerciali (Roppongi hills, Shinjuku, Shibujya) puoi persino trovare delle piazze fra un palazzo e l’altro.

Piazza con fontana alle Roppongi HillsVista la cronica mancanza di spazio, la civiltà Giapponese ha ritenuto vitale svilupparsi per altre vie. Insomma: sottoterra. Come dice il buon PaoloC’è una città parallela e sotterranea, la Tokyo delle stazioni, che non è niente male“.
Puoi girare un giorno intero per centri commerciali senza vedere mai il cielo, perdendoti nei labirinti di malls scavati pazientemente sotto alle stazioni e le arterie principali.

Altra caratteristica è quella di sfruttare al massimo i luoghi pubblici: una stazione non è mai solo una stazione. Come minimo c’è sempre dentro una via commerciale, a volte persino più importante della stazione stessa. Non sto scherzando quando dico che nella stazione di Kyoto mi ci sono perso tre volte.

Tipico landscape delle viuzze di tokyoL’architettura Giapponese è caduca. Come in molti altri aspetti della loro vita, non costruiscono le cose con l’intenzione di farle durare. In Giappone le città si rinnovano di continuo, gli edifici vengono sostituiti, le casupole abbattute e probabilmente rimpiazzate con altre casupole.

Probabilmente è per questo che si verifica il fenomeno, curiosissimo all’occhio occidentale, del groviglio elettrico. Per non arare le strade ogni cinque giorni, tutti i collegamenti elettrici sono “a vista” bellamente tirati tra pali ed edifici.

L’effetto è da terzo mondo: il cielo oscurato dai fili, condensatori aggrappati a pali stracarichi, cavi che passano a un metro dal balcone.

PS: Il sito di Paolo Marchetti è un must per appassionati del sol levante.

5 commenti a “Elementi di architettura Giapponese”

  1. Brain ha detto:
    4 settembre 2006 alle 15:38

    L’architettura Giapponese è caduca
    Forse perché è paese di terremoti….
    Bella la tua descrizione :-)
    Bentornato!

  2. Gerry ha detto:
    4 settembre 2006 alle 15:55

    Non solo, se non ci pensa il terremoto ci pensano loro.

    Per dire: un precetto della religione shintoista vuole che i templi siano abbattuti e ricostruiti ogni 20 anni per mantenerli puri.

    Grazie!

  3. Dalele ha detto:
    4 settembre 2006 alle 16:19

    Al contrario noi siamo il paese dove la parola RISTRUTTURAZIONE (o riqualificazione) è la più utilizzata.

  4. panda ha detto:
    7 settembre 2006 alle 18:55

    bellissimi post :)
    questo post sull’architettura giapponese mi ha fatto tornare alla mente un poster di IFER, il comottino, che aveva il culto del giappone, che sapeva il giapponese e che abitato in giappone per 1 anno o forse più.
    oltre ad averci deliziato di persona con i racconti giapponesi, ha anche aperto un blog dove ha postato due cosine e poi è sparito, sigh. ma quelle due cosine meritano davvero :)
    qua: http://komochi.iobloggo.com/

  5. San Francisco/1 - Gerry's blog - Tech, Anime & clouds ha detto:
    13 gennaio 2011 alle 16:20

    […] altre città afflitte dal problema dei terremoti (vedi Tokyo), tendono a lasciare buona parte delle connessioni elettriche fuori terra, componendo dei […]

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