« Alberi da frutta »

16 settembre 2011 @ 14:46

Per tutti quelli che almeno una volta mi hanno chiesto “Ma quanti cavolo di alberi hai in giardino?” Continua »

« La vera storia del gatto nel motore »

8 settembre 2011 @ 22:06

Mi accingerò ora  a raccontare la vera storia del gatto nel motore, aneddoto che ha portato i miei nipoti a possedere un gatto e me ad avere una certa fama negli ambienti bene brianzoli. Siccome ogni tanto mi capita di raccontarla da capo, tanto vale che la fissi in bytes solidi.

La storia è corredata da immagini e filmati a testimonianza di quanto dirò. Continua »

« Curiosità »

14 novembre 2010 @ 14:30 Se smetti di essere curioso, sei bello che morto. (Scent of a Woman)

Per me essere curioso consiste nel *

  • Quando uno ti chiede “andiamo al ristorante Kirgiko?”, pensare “Wow, questo mi manca”
  • Adorare girare per le biblioteche pubbliche perché puoi prendere il primo libro la cui copertina ti ispira un qualsivoglia sentimento
  • Quando sei a cena fuori, prendere sempre qualcosa che non hanno preso i tuoi amici, così puoi provare un piatto in più (Quando ti chiedono “tu cosa prendi?” nella maggior parte dei casi lo fanno perché non hanno la più pallida idea di cosa scegliere. La stretta minoranza dei curiosi lo fa per depennare il piatto dalla lista delle possibilità)
  • Entrare in  una chiesa protestante in California perché hai sentito da fuori il coro gospel, ascoltare il sermone e mettersi a cantare come i Blues Brothers quando vengono illuminati dallo spirito santo
  • Scaricare Colazione da Tiffany perché, insomma, se è così famoso bisogna per forza averlo visto, no? (Vale per un altro centinaio di film e CD)
  • Gli Elio e le Storie tese si sono ispirati agli Earth, Wind & fire? Devo sentire qualcosa degli EW&F allora!
  • Cominciare distrattamente a sfogliare un libro su una bancarella ad una fiera, mentre stai aspettando un amico, e restarne talmente rapito da comprarlo
  • Farsi domande scomode sui linguaggi di programmazione e poi sentirsi obbligato a trovare una risposta
  • Sentire una parola di sfuggita al TG, cercarla su wikipedia e dopo un’ora trovarsi a  scoprire che Leonard Nimoy ha cantato una ballata su Bilbo Baggins (assolutamente non so come ci sono arrivato e dio mi è testimone che non avrei voluto scoprirlo mai!)
  • Entrare diritto in una panetteria di Chinatown a San Francisco (cioè, hai capito, un posto dove non c’è nulla di occidentale, nemmeno i numeri sui cartellini dei prezzi), puntare il dito su una scatola di strani dolci appena fatti, naturalmente senza sapere cosa ci sia dentro, e comprarli.
    (NB: Erano buonissimi, ma non mi è sempre andata bene. A memoria ricordo una volta in cui mi sono dimenticato che lieber in tedesco vuol dire fegato, una volta in cui ho preso dei salsicciotti bolliti di dubbio aspetto e un’altra in cui io e un mio amico stavamo per ordinare lingua e altre frattaglie marinate)
  • Iniziare ad ascoltare i Sigur Ròs perché una canzone che si chiama Viðrar vel til loftárása… beh, insomma, una canzone con un titolo così va ascoltata per forza se si vuole tentare di capirci qualcosa
  • Incominciare a discutere con un ingeniere giapponese sullo shinkansen Hiroshima-Kyoto. Il tema era “nomi degli aeroporti italiani”. Lui ne sapeva più di noi
  • Mettersi a cercare Vajont di Paolini perché una tua amica lo ha nominato e tu ti ricordi di averlo visto una volta ma non abbastanza bene e insomma bisogna rimediare
  • Sentire il tuo vicino di scrivania che ascolta un CD, pensare “hei, ma questo pezzo sembra proprio bello, chissà com’è il resto del disco”. Cercare sulla share finché non trovi il CD che stava ascoltando e copiarlo di nascosto
  • Scrivere questo post e pensare a quanti dei tuoi amici penseranno che non stai bene, che una giornata uggiosa può traviare la mente di chiunque o che semplicemente forse ieri hai bevuto troppo

* Giuro di aver fatto tutte queste cose. Qualche volta mi è andata male, ma in generale non me ne sono certo pentito

« Record »

23 aprile 2010 @ 10:17

Un blog ripreso dopo quasi due anni…

« Aggiorno »

25 luglio 2008 @ 15:48

Il blog no, ma wordpress si.

Strano, sembra che stavolta non abbiano subdolamente cambiato nessuna api nei template.

« Burp Natale »

25 dicembre 2007 @ 22:06

Burp! Hic, gash groooom groooom, burp gabble gabble duaurf burp burp & ri-burp

Hic, hic, magn ri-magn e mang again, bev bev bev^2 bev un po’ amo’.

Cracckle cracckle, munch crunch scruch sngak sngak… gurgle gurgl… affogg affogg! Bast! Bast!

Burp Natale! (*)

Auguri di Buon Natale

Traduzione: Quando non puoi aprire il frigo senza rischiare di essere sepolto vivo dalle vivande, capisci che sarà dura.

Ho fatto gli auguri al mio fegato. Mi ha mandato affan****. Non è vero che a Natale siamo tutti più buoni. Di sicuro siamo più grassi.

La mamma dorme in poltrona, i nipotini sono finalmente sfatti. Adesso posso permettermi la meritata magnesia.

Burp Natale!

« Quel Giapponese… »

27 settembre 2007 @ 14:46

Quel Giapponese che mi hanno aperto sotto l’ufficio sarà la mia rovina.

« Vi ho mai detto che non ho mai messo piede all'IKEA in vita mia? »

17 luglio 2007 @ 21:22

Ma potrei sempre cambiare idea…

« La fiera della birra »

10 aprile 2007 @ 16:54

A Milano in fiera. Anzi a Milano in fiere.
Perchè ormai a Milano di fiere ce ne sono due, la nuova megafiera di Rho e la vecchia fiera in zona viale Certosa denominata fiera Milanocity.

La vecchia fiera sta facendo la fine di tutte le opere pubbliche, devono decidere cosa farci e ci metteranno anni. Forse decenni. Probabilmente la butteranno giù, il che mi lascia perplesso perchè, a occhio, alcune delle sue strutture mi sembrano abbastanza nuove.
Per la serie “spendiamo soldi per un edificio nuovo, poi quando è finito decidiamo che è meglio rifare tutto da un’altra parte”.

A Milanocity adesso si ospitano le esposizioni minori. Tutte insieme, per risparmiare. Quest’anno c’erano Cartooncomics, la fiera del cioccolato e quella della birra artigianale in offerta 3X1. Paghi un biglietto e le vedi tutte e tre.

La fiera del cioccolato era misera, circa 5/10 stand in un padiglione seminascosto.

Tanto io sono andato per Cartooncomics. Solo che andare a cartooncomics senza soldi da spendere è come andare alla fiera del cioccolato col mal di denti.
A guardare e non toccare ci stai quasi male. Ho speso il mio ultralimitato budget negli ultimi due DVD di planetES che mi mancavano e poi mi sono ficcato le mani in tasca con l’intenzione di lasciarcele.

Cartooncomics non è mai stata una meraviglia, soffre troppo il confronto con Lucca comics e quest’anno è stata riunita in un unico padiglione, il che l’ha un po’ penalizzata. Quando la spezzavano su più piani sembrava più grossa, anche se probabilmente era solo un’impressione.
Bellina però la mostra su lady oscar, dove fra l’altro ho scoperto che il famoso film in live action non è una leggenda metropolitana. L’hanno fatto davvero nel 1979 con attori francesi. Ha la mia età.

Ho smesso di girare cartooncomics quando sul palco delle esibizioni si sono materializzati i doppiatori italiani di Naruto. Troppo teen per i miei gusti.

E ora passiamo al padiglione della birra.
In realtà era una fiera dedicata ai piccoli importatori ed ai microbirrifici italiani, cioè quelli che si fanno la birra da soli. Una realtà che sta prendendo abbastanza piede, almeno qui nel profondo nord.
Cosa che mi fa piacere. Personalmente preferisco una birra sconosciuta fatta in casa che una blasonata importata, con tutti i problemi di conservazione che si porta dietro.

Dalle mie parti di microbirrifici ce ne sono almeno tre (Casatenovo, Como, Merone) più un sacco di piccoli locali che offrono birre import in bottiglia.

I microbirrai, almeno al sabato, si sono dimostrati molto generosi distribuendo copiosi assaggi.

La palma al Birrificio Spluga: ho provato la loro lager di grano saraceno: fresca, dissetante, leggera… va giù che è un piacere… peccato fosse ancora troppo giovane per essere messa in bottiglia, altrimenti ne avrei portata a casa almeno una cassa.

Secondo posto per Rocca vini: hanno parecchie birre import, io ho provato una rossa, la Gerardus. Aveva un colore stupendo, e confermo che è anche molto buona.
Questa in bottiglia l’avevano, ne ho prese sei, ma in bottiglia rende meno.

Ho provato anche un paio di birre castagnate che non mi hanno molto impressionato. Poi qualcuno mi ha ricordato che ero in macchina ed ho smesso.

Mi è andata anche bene, amici ci sono andati la domenica e mi hanno detto che i birrai erano molto meno generosi con gli assaggi.

« GTP »

9 aprile 2007 @ 22:07

Avrei dovuto scrivere di drivers, bestemmie e stampanti ma…

La primavera inizia a Pasquetta, inizia con la Grigliata Tradizionale di Pasquetta (GTP).

La GTP è due anni che la si faceva al chiuso per la pioggia. Finalmente quest’anno la si è potuta celebrare degnamente, all’aperto, in mezzo a un prato con le margherite e le prime bocche di leone.

Alla GTP si presentano da una decina a una ventina di amici.
Si compra carne almeno per il doppio delle persone, altrimenti non vale. Finire una grigliata di Pasquetta senza aver avanzato carne è una specie di sacrilegio.

Alla GTP l’acqua è bandita. Al massimo si tollera la coca cola. Il resto deve avere un grado alcolico maggiore del 4%.
Per il rifornimento si segue questo schema: si va a far la spesa. Si prende birra, vino e il martini per fare lo spritz come aperitivo.
Quando ci si trova immancabilmente si giudicano le scorte troppo esigue. Allora si torna a casa (tanto siamo vicini) e si rapinano le cantine. Io ho aggiunto alle scorte 4 bottigliette da 33 cl di Gerardus (ottima rossa che ho preso alla fiera della birra di milano), una bottiglia di rosato del salento e una di Merlot.

Al momento di accendere il fuoco naturalmente appaiono almeno tre esperti di disposizione dei ceppi e teoria della combustione. Prima o poi emerge quello che ne sa veramente.

Intanto metà del bere è già andato a stomaco vuoto.

Verso metà del pomeriggio iniziano a succedere cose strane. A me hanno fatto un gavettone col moscato.

Mi rifiuto di dire altro.
Tranne che è avanzata la luganega.
E quest’anno non ho esagerato, non ho neanche il mal di testa.
Che palle, domani si torna al lavoro.

Buona GTP a tutti.