« Gli opposti mi attraggono/2 »

23 luglio 2006 @ 19:31

Francesco Guccini – Signora Bovary

La copertina di Bovary di gucciniSe putacaso non avessi trovato il vinile nello scaffale di casa mia, probabilmente non ne avrei mai sentito parlare.

Mi hanno detto che il fan di Guccini non considera questo CD fra i migliori dell’omino bolognese.

In effetti non ci sono dentro quelle canzoni che tutti magari hanno sentito almeno una volta.

E’ un Francesco in panni strani. Lascia da parte il folk, lascia da parte qualsiasi intento politico.

Infarcisce il tutto di jazz, suonato beinissimo. Credo. Non mi reputo abbastanza esperto da valutare questi tecnicismi. A me sembra comunque suonato da Dio, il che lo rende un disco suonato benissimo visto che alla fine sono io che lo ascolto.

Che poi genericamente a me il jazz non piace (un punto in più) .

Le mie preferite sono le prime due tracce. Le prime due per lato naturalmente, avendolo apprezzato in vinile.

Scirocco è una canzone tesa e nervosa. Impotenza, indecisione, malinconia. L’archetipo dell’uomo tormentato, “tra lei e quell’altra che non sapevi lasciare”. E ti sembra davvero di vederla, arrivare di corsa in quel bar per mettere fine a tutto. Tutto a tempo di tango.

Keaton è invece l’archetipo dell’artista tormentato, quello destinato a consumarsi nella musica, anzi quello che vuole consumarsi nella musica. Tutto su un tappeto jazz perfetto, un grande Tempera alle tastiere, batteria incisiva, gli inserti del Sax. Sapessi suonare il basso un decimo di Tavolazzi potrei morire contento.

La copertina di the understandingRoyksopp – the Understanding

Mi erano saltati all’orecchio per aver fatto un video mitico (remind me) sopra una canzone così così.

Consigliatomi da un amico, ho provveduto a recuperare il loro secondo lavoro.

Ecco, c’entrasse una s**a col Guccio! Al jazz si sostituisce la festa del loop, alla musica suonata la musica sintetizzata.

Che però non si dica che questo CD manca di atmosfera.

Alcune tracce marciano su un temi “epici” giocando sui crescendo di suoni e temi, esempio la opening “triumphant” o la fantastica “alpha male”, una suite di 8 minuti che progredisce in un finale elettrico.

What else is there invece è oscura. Cantata da tale Chelonis R. Jones (non conosco) con voce tesa e quasi rotta, parla di lampi, esplosioni e deserte enormi distanze. What else is there?

Grooves funky fulminanti, energia e movimento: Follow My Ruin e Circuit Breaker.

4 commenti a “Gli opposti mi attraggono/2”

  1. Inve ha detto:
    24 luglio 2006 alle 00:50

    Scirocco è la canzone più bella di Guccini.
    Btw. l’album si chiama “signora Bovary” 😉

    ricordi
    le strade erano piene di quel lucido scirocco
    che trasforma la realtà abusata
    e la rende irreale…

  2. Gerry ha detto:
    24 luglio 2006 alle 16:15

    La canzone più bella di Guccini e “la canzone della bambina Portoghese”.

    BTW, titolo corretto 😉

  3. fragolina ha detto:
    27 luglio 2006 alle 18:01

    mi piace guccini ma la sera preferisco divertirmi con il remix di le freak!!! e ballare la crabdance!!! è il ballo dell’estate se non lo conoscete siete out!!!

    http://www.crabsmania.com

  4. gaia ha detto:
    6 agosto 2006 alle 11:55

    caro gerry,
    mi considero al 100% una fan di Guccini e… Signora Bovary è il mio album preferito 😉
    Scirocco e Keaton, imho, sono due capolavori… anche se da fan non so proclamare la mia canzone preferita… certo queste, La canzone della bambina portoghese, e poi Amerigo, le varie “canzoni di notte”, Incontro, Il pensionato, Autogrill… boh? E’ un amore di vecchia data, peccato si sia un po’ perso (lui!) negli ultimi album…
    Un abbraccio
    g.

Lascia un commento