« I giorni del delirio »

2 giugno 2007 @ 17:43

Lavorare in università a volte è sorprendente, scopri che tutte le leggende metropolitane sullo statale medio hanno un fondo di verità.
Specie quelle che lo dipingono come un papagallo in grado di ripetere infinite volte “non ho tempo per fare anche questo, non he di mia competenza, non lo devo fare io, io non mi prendo questa responsabilità”.
Per alcuni di loro un sito internet è un luogo dove mettere i PDF dei decreti ministeriali. Potrei tediarvi a lungo con squisite disquisizioni, ma c’è chi l’ha fatto meglio di me, per cui vedetevi uno dei migliori film di animazione mai partorito.

Tra una riunione e un’altra, ho ricevuto il programma di un convegno redatto da un fisico che si occupa di meccanica quantistica delle subparticelle.
I fisici non devono amare troppo i PC, li considerano come macchine da scrivere un poco evolute.
Per esempio il fisico non sapeva che quando la riga è finita non bisogna battere il ritorno a capo, word è capace di andare a capo da solo… Non sapeva nemmeno che centrare le scritte mettendo tanti spazietti bianchi all’inizio è controproducente, in quanto l’apposito comando lo fa molto meglio.
Doveva essere anche all’oscuro dell’esistenza delle tabulazioni, visto che usava gli spazietti bianchi anche per quello…
E’ stato un vero piacere rimetterglielo tutto a posto…..

Son giorni da delirio, ho bisogno di ferie. Ho visto il primo esempio di guinzaglio per bambini, il nonno bada al bambino senza doversi chinare… l’artrite ringrazia.

Ho sentito per sbaglio (per sbaglio, giuro!) la dichiarazione d’intenti di una ragazza mentre stavo aspettando il treno… “io non sono femminista, io voglio essere sottomessa”. Per la prima volta nella sua esistenza, il mio treno era in perfetto orario.

PS: nel frattime è uscito il II compitino di analisi. 28. Decisamente qualcosa non va…

Un commento a “I giorni del delirio”

  1. #6 ha detto:
    2 giugno 2007 alle 23:57

    Io da piccolo ce l’avevo il guinzaglio
    :)

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