« San Francisco/2 »

14 gennaio 2011 @ 12:14

Seconda parte del report fotografico su San Francisco, sempre grazie alla febbra.

Disclaimer: alcune foto non sono proprio il massimo, ciò è dovuto al fatto che non mi sono accorto di avere l’obiettivo della macchina molto sporco fino al terzo giorno di viaggio. Si, mi stavo divertendo molto e non ci ho fatto caso.

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« San Francisco/1 »

13 gennaio 2011 @ 16:19 If you are going to San Francisco
You're gonna meet some gentle people there
(Mamas & Papas)

Approfitto del fatto che un virus micidiale che ti fa stare una cosa proprio malissimo mi inchioda a casa per mettere, dopo quasi un anno, le foto del viaggio in California e dintorni di maggio 2010.

Le foto sono mie e del mio socio, a cui non chiederò il permesso di pubblicarle visto che lui a me non lo chiede mai.

Changelog: doveva essere un post solo per tutta la vacanza, poi è diventato un post per zona e poi almeno due post solo per San Francisco.
Anyway, le riunirò tutte sotto il tag California 2010.

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« Curiosità »

14 novembre 2010 @ 14:30 Se smetti di essere curioso, sei bello che morto. (Scent of a Woman)

Per me essere curioso consiste nel *

  • Quando uno ti chiede “andiamo al ristorante Kirgiko?”, pensare “Wow, questo mi manca”
  • Adorare girare per le biblioteche pubbliche perché puoi prendere il primo libro la cui copertina ti ispira un qualsivoglia sentimento
  • Quando sei a cena fuori, prendere sempre qualcosa che non hanno preso i tuoi amici, così puoi provare un piatto in più (Quando ti chiedono “tu cosa prendi?” nella maggior parte dei casi lo fanno perché non hanno la più pallida idea di cosa scegliere. La stretta minoranza dei curiosi lo fa per depennare il piatto dalla lista delle possibilità)
  • Entrare in  una chiesa protestante in California perché hai sentito da fuori il coro gospel, ascoltare il sermone e mettersi a cantare come i Blues Brothers quando vengono illuminati dallo spirito santo
  • Scaricare Colazione da Tiffany perché, insomma, se è così famoso bisogna per forza averlo visto, no? (Vale per un altro centinaio di film e CD)
  • Gli Elio e le Storie tese si sono ispirati agli Earth, Wind & fire? Devo sentire qualcosa degli EW&F allora!
  • Cominciare distrattamente a sfogliare un libro su una bancarella ad una fiera, mentre stai aspettando un amico, e restarne talmente rapito da comprarlo
  • Farsi domande scomode sui linguaggi di programmazione e poi sentirsi obbligato a trovare una risposta
  • Sentire una parola di sfuggita al TG, cercarla su wikipedia e dopo un’ora trovarsi a  scoprire che Leonard Nimoy ha cantato una ballata su Bilbo Baggins (assolutamente non so come ci sono arrivato e dio mi è testimone che non avrei voluto scoprirlo mai!)
  • Entrare diritto in una panetteria di Chinatown a San Francisco (cioè, hai capito, un posto dove non c’è nulla di occidentale, nemmeno i numeri sui cartellini dei prezzi), puntare il dito su una scatola di strani dolci appena fatti, naturalmente senza sapere cosa ci sia dentro, e comprarli.
    (NB: Erano buonissimi, ma non mi è sempre andata bene. A memoria ricordo una volta in cui mi sono dimenticato che lieber in tedesco vuol dire fegato, una volta in cui ho preso dei salsicciotti bolliti di dubbio aspetto e un’altra in cui io e un mio amico stavamo per ordinare lingua e altre frattaglie marinate)
  • Iniziare ad ascoltare i Sigur Ròs perché una canzone che si chiama Viðrar vel til loftárása… beh, insomma, una canzone con un titolo così va ascoltata per forza se si vuole tentare di capirci qualcosa
  • Incominciare a discutere con un ingeniere giapponese sullo shinkansen Hiroshima-Kyoto. Il tema era “nomi degli aeroporti italiani”. Lui ne sapeva più di noi
  • Mettersi a cercare Vajont di Paolini perché una tua amica lo ha nominato e tu ti ricordi di averlo visto una volta ma non abbastanza bene e insomma bisogna rimediare
  • Sentire il tuo vicino di scrivania che ascolta un CD, pensare “hei, ma questo pezzo sembra proprio bello, chissà com’è il resto del disco”. Cercare sulla share finché non trovi il CD che stava ascoltando e copiarlo di nascosto
  • Scrivere questo post e pensare a quanti dei tuoi amici penseranno che non stai bene, che una giornata uggiosa può traviare la mente di chiunque o che semplicemente forse ieri hai bevuto troppo

* Giuro di aver fatto tutte queste cose. Qualche volta mi è andata male, ma in generale non me ne sono certo pentito

« Scozia cinematografica (c’entra con Harry Potter) »

19 agosto 2007 @ 21:29

Beh, io il libro l’ho finito.

Esistono libri che mi hanno fatto cacare, libri che sono scivolati su di me senza lasciare niente, libri che ho divorato salvo poi non ricordare nemmeno i nomi dei protagonisti, libri che mi hanno cambiato la vita (o qualcosa di molto vicino), libri di cui potrei recitare interi passi a memoria.

Non credo che Harry Potter e

  1. la pietra filosofale
  2. la camera dei segreti
  3. il prigioniero di Hazkaban
  4. il calice di fuoco
  5. l’ordine della fenice
  6. il principe mezzosangue
  7. the deatly hallows

cambieranno la mia esitenza, ma il fatto che sono due giorni che leggo i capitoli precedenti per risalire nei meandri della storia mi fa pensare non dimenticherò i nomi dei personaggi. :)

per il resto evcrgb pur cre zr Nyohf Qhzoyrqber è hab fgebamb. R vy snggb pur cvntahpbyv yn fhn cbpurmmn qv sebagr nq Uneel aba onfgn n snetyv thnqntaner vy ehbyb qry irppuvb fnttvb pur un erpvgngb cre frv yvoev.
R’ ha znavcbyngber… sbe terngre tbbq? Aba vzcbegn zbygb.
Anti ROT-13 qui

Per tornare in tema col titolo… questo è il ponte su cui corre l’espresso di Hogwarts (a quanto mi han detto, ho visto solo il primo film). E l’isola parimenti dovrebbe essere Azkaban (sempre nel film).

 

l ponte non rende molto l’idea, mi dicono che nel film l’hanno ripreso dall’altro lato (dove si vede bene la curvatura) e dall’alto. Entrambi si trovano a Glenfinnan, non lontano da Fort Williams.

Fra l’altro la lettura degli ultimi tre ha ameliorato molto il mio eenglese, per cui mi piacerebbe farmi tutta la fila in lingua originale.

« L’estate sta finendo – Piccolo foto/resoconto scozzese »

18 agosto 2007 @ 13:42

Piccolo foto/resoconto scozzese. Continua »

« Appena tornato/2 »

6 agosto 2007 @ 16:52

Naturalmente la patente quella dell’autonoleggio non me l’ha nemmeno guardata.

« Appena tornato/1 »

5 agosto 2007 @ 22:44

Depurazione. Per due settimane non voglio mangiare ne bere ne vedere:

  • Salsiccie
  • Birra
  • Patatine fritte (chips)
  • Uova
  • Bacon
  • Pollo

« Prima di partire/2 »

24 luglio 2007 @ 18:47

Ce l’ho. Faccio voto di non aprirlo fino a quando sarò sull’aereo domani.

Lo leggerò sulle highlands scozzesi. Probabilmente dov’è nato. E chissenefrega se so già come va a finire :p

Se mi va bene riesco anche a vedere il treno di Hogwarts nella valle di Ben Nevis

« Come fottersi le vacanze prima ancora di iniziarle »

28 giugno 2007 @ 14:25 Vorrei un lasciapassare A-38 (Asterix)

L’antefatto

Gerry vorrebbe andare in Scozia del 25 luglio al 5 agosto. Gerry prenota gli aerei. Gerry sa che la sua patente scade il 5 luglio per cui un mese e mezzo prima va a rinnovarla.

Il fatto

La nostra cara motorizzazione civile ci mette tre mesi a stampare il bollino con la nuova data da appiccicare alla patente. Nel frattempo il dottore ti rilascia una foglio firmato con cui attesta che hai passato la visita di rinnovo.

Naturalmente il foglio vale in Italia, ma non so con che faccia la presenterei all’autonoleggio o ad un eventuale poliziotto scozzese che mi dovesse fermare.

Siccome il mio socio non ha l’età per noleggiare, ecco che io mi ritrovo impossibilitato per tre mesi a guidare all’estero, con gli aerei già prenotati e pagati.

Pratiche auto (il padre)
Il foglio: non vale all’estero, non ti noleggiano nemmeno un triciclo
La soluzione: dovevi pensarci prima

Pratiche auto (stessa agenzia)(il figlio)
Il foglio: certo che vale all’estero, basta farsi capire. Ti guardano come il solito sfigato italiano ma poi capiscono. L’ha appena fatto mio cuggino in Germania e non gli hanno detto niente.
La soluzione: al massimo telefoniamo in motorizzazione per sollecitare

L’ACI
Il foglio: non vale assolutamente all’estero!
La soluzione: forse potresti fare la patente internazionale. meglio se vai direttamente in motorizzazione

La motorizzazione
Il foglio: vale all’estero? Boh! Non te lo so proprio dire
La soluzione: ma si facciamo l’internazionale… in 10 giorni te la facciamo. Paga bollettini, compila moduli, compra marche da bollo, presenta domanda. E spera.

Lo strafatto
Un giorno in motorizzazione. Voglio tornare al lavoro, si fatica meno.

« Aò! Se magna! / add-on sui dolci / edit »

29 settembre 2006 @ 08:52

Per Sachefire che me l’ha chiesto: il dolce più tipico che ho trovato è questo qui

palle.jpg

il problema è che :

  1. non so cosa sia
  2. non so come si chiama
  3. non so cosa ci sia dentro.

In realtà l’ha mangiato mia cugina, mentre io mi stavo strafogando di Yakitori.

Cerchèrò di capire cosa cavolo è e soprattutto di cosa è fatto.

Edit: gli amici di animeclick mi hanno erudito 😀
Trattasi di dango, le palline sono fatte di farina di riso e acqua mentre la salsa è soia e zucchero.

I dolci giapponesi non sono originalissimi. La cosa più tipica è appunto la pasta di azuki che riescono a infilare in ogni dove.

Il must in questo senso è l’anpan, cioè un panino dolce ripeno appunto di pasta di azuki.
Il must dell’anpan è la rinomatissima forneria Kimuraya di Ginza, a Tokyo. Quello è il vero paradiso dell’anpan, oltre che i classici con l’azuki propongono molte varianti di ripieno da acquolina in bocca.
Io sono uscito da lì con una borsa che non è arrivata a sera.

Visto che sei un cioccolataio, ti posso raccontare un aneddoto giapponese.

E’ tradizione che a S. Valentino le ragazze regalino del cioccolato al ragazzo di cui sono innamorate. Se il ragazzo ricambia il regalo al white day (il 14 marzo, esattamente un mese dopo) allora è fatta.

Se la ragazza è veramente cotta non andrà a comprare la scatola di cioccolatini, bensì comprerà del cioccolato e li fara con le sue dolci manine.