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22 marzo 2011 @ 18:07

Volevo scrivere un intro per questo post ma non mi viene in mente nulla di intelligente, per cui mi atterrò ai fatti. Sono una serie di corti di animazione quasi tutti Giapponesi che mi sono piaciuti a vario titolo.

Se avete fretta guardate almeno l’ultimo, che merita molto. Mi chiedo ora infatti perché mai l’ho messo per ultimo. Ma fa nulla, l’importante è esserci.

Hiroyasu  Ishida

Ishida è uno studente della Facoltà di Manga (sì esiste davvero una facoltà di manga) dell’università Seika di Kyoto, il primo corto linkato lo ha realizzato pressochè da solo per un progetto universitario.
Con il corto ha vinto i Japan Youtube Awards 2009, il che ha dato una certa notorietà ad Ishida. Il secondo corto invece ha vinto il gran premio al nono Festival dell’Animazione Indipendente.

Fumiko’s Confession
Tecnicamente povero ma molto divertente lo stesso. La storia si riassume in due parole: Fumiko tremante chiede di uscire al suo amato ricevendo un rifiuto perché lui è “troppo impegnato col baseball”. Fumiko si esibisce in una risposta leggermente scomposta e volutamente surreale (grandioso il mugnaooo del gatto).

[youtube]t57l40kdnPM[/youtube]

Rain town
Il secondo corto è una favola muta sulle avventure di una bambina in una città in cui piove da anni senza smettere. La trama è un po’ criptica, fondali stupendi e molto evocativi, musica azzeccata. Per apprezzarlo in pieno consiglio di aprire youtube e scegliere la versione HD. Consigliate anche le cuffie o un buon impianto audio.

[youtube]RLAfM1RXwRs[/youtube]

 

Studio 4°C

Lo studio 4°C è una realtà relativamente giovane nel panorama giapponese (1986), hanno prodotto sia anime mainstream (tra cui spicca un episodio degli Animatrix) che prodotti molto particolari (Arete Hime, TekkonKinkreet, Mind Game).
Hanno prodotto anche alcune serie di corti, di cui la mia preferita è quella raccolta sotto il titolo Deep imagination: 5 corti di animazione di ottimo livello diretti da altrettanti registi.
Oltre a quello qui sotto (Kigeki) ci sono altri due titoli notevoli: Higan, un corto cupo e durissimo sugli ultimi istanti di vita di un militare in una futuristica guerra, e Junk town, dove un robot  intrapendente inizia a cibarsi di rottami fino a crescere un po’ troppo. Purtroppo questi sul tubo non si trovano, li trovate subbati in italiano dagli animelab.

Kigeki
Diretto da Kazuto Nakazawa, nella nebbiosa Irlanda una ragazzina bionda sfida la paura per procurarsi i servigi dell’inquietante spadaccino nero, l’unico che può salvare il suo villaggio dai soldati inglesi. Musiche di Schubert, ambientazione dark. La qualità del video non è eccelsa, ma almeno ci sono i sottotitoli. aprite la 480p, è un po’ meglio.

[youtube]aWZ_d_eSlOw[/youtube]

 

Makoto Shinkai

Uno degli animatori indie più famosi in circolazione (ho già detto di lui), ha prodotto questo corto per Festival di Annecy

A Gathering of Cats
A un gatto non dovete schiacciare la coda, e quando vi guarda con quello sguardo assassino lo dovete prendere sul serio. La coda comunque è di paglia, viene regolarmente venduta per un po’ di coccole e di cibo.

[youtube]q0gu4NNWy2c[/youtube]

 

Out of Sight

Ho lasciato questo per ultimo non perché sia meno bello ma perché non è strettamente giapponese, è infatti un progetto di laurea realizzato da tre studenti della National Taiwan University of Arts.
Anzi, forse di tutti i corti è il più significativo e il più rappresentativo di come si possa condensare un messaggio enorme in pochi minuti e senza usare parole. Vi dico solo di osservare bene la protagonista all’inizio perché si capisce che è una bambina particolare, e tutto il tema del corto è incentrato sulla sua particolarità.  Anche questo merita di essere visto su youtube in HD.

[youtube]4qCbiCxBd2M[/youtube]

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